Comitato Nuovo Tracciato

per la modifica del progetto ferroviario Rieti – Passo Corese

Le mani sulla Sabina

Ormai non passa mese che non si scoprono sempre nuove iniziative, progetti e decisioni che riguardano il territorio della Sabina. Sono tutte, beninteso, presentate come positive, foriere di sviluppo, portatrici di occupazione, vere panacee di tutti i mali. L’elenco sarebbe lungo: il nodo intermodale di Stimigliano Forano, l’A.S.I. di Passo Corese, i generatori eolici dei monti di Vacone e Poggio Catino, il tracciato della E45 Orte Roma, la ferrovia Passo Corese Osteria Nuova, ecc. Ma, viene da pensare, sarà poi vero che in così tanti si stanno preoccupando per il bene della Sabina e dei suoi abitanti? Tutti amorevolmente prodighi per il bene di questo territorio da sempre dimenticato? No, francamente non è possibile crederlo! E invece più probabile che la Sabina sia stata “scoperta” dal grande capitale pubblico e privato come un territorio inerme, non combattivo, indifeso, a due passi dalla grande città, per fare da camera di compensazione, dove mettere tutte le cose scomode, inquinanti, deleterie, necessarie all’Urbe. E allora? Allora, se non si vuole essere travolti da scelte sconsiderate di qualche politicante senza scrupoli, se si pensa di avere un diverso modello da proporre, non rimane che rimboccarsi le maniche e darsi da fare; indagare sulle opportunità che, improvvise, compaiono, cercando di capire quanto c’è di vero e quanto è finzione, quanto c’è di positivo e quanto c’è di nefasto, scoprendo i trucchi, rispedendoli al mittente e proponendo alternative possibili.


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