Comitato Nuovo Tracciato

per la modifica del progetto ferroviario Rieti – Passo Corese

Una Ferrovia per Campagna elettorale

Venerdì sera il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato via fax ai vari enti (pubblici) coinvolti la data della nuova Conferenza dei Servizi così come annunciato il 9 febbraio. Facciamo notare che l’invio ad un ente pubblico di un fax tra le 18.00 e le 20.00 di venerdì ha la stessa valenza pratica di un invio fatto il lunedì successivo, cioè oggi 13 febbraio, giorno in cui scriviamo. Udite udite… la data della prossima Conferenza dei Servizi è fissata per il 21 febbraio! Anche i bimbi più sprovveduti sanno leggere questa vera e propria provocazione, cioè che è impossibile in 6 giorni lavorativi anche solo valutare un singolo problema emerso, per cui tale fax va letto “vi passeremo sopra con la nostra arroganza, alla faccia dei cittadini e dell’interesse pubblico, facciamo presto che ci sono le elezioni, non perdiamo tempo in chiacchiere e appaltiamo prima del 9 aprile! altrimenti quei polli di allevamento che vanno alle urne non ci votano più e rischiamo di rimanere col culo per terra”.

Chiediamo al Ministro di avere il coraggio di dire come la pensa veramente su questa farsa, prossima alla tragedia, della ferrovia più ignobile che sia mai stata progettata in 150 anni nel nostro territorio (qualunque altro progetto estratto a sorte avrebbe fatto meno danni). Chiediamo che il Ministro abbia il coraggio di dire ai cittadini che il loro (nostro) punto di vista non ha alcun valore contro gli interessi delle lobby politico-affaristiche che hanno messo le mani sulla Sabina.

E chiediamo a Cicolani e a Rositani di avere il coraggio di farsi di nuovo vivi tra gli abitanti di Fara in Sabina, per spiegare cosa spinge un senatore e un parlamentare a promettere davanti a 200 cittadini un incontro con il ministro Lunardi e le Ferrovie, promessa non mantenuta che ci ricorda le promesse del Gatto e la Volpe, visto che siamo a Carnevale, anzi nel Carnevale della politica, cioè nella tragedia della vita. Gesto da gradassi, da smargiassi navigati, del “ghe pensi mi”? Gesto ingenuo, stupido, sprovveduto? O furba manovra di chi non mirava altro che a sedare il più possibile gli animi sperando di rimandare lo scontento a dopo il 9 aprile?

Cari Lunardi, Cicolani e Rositani c’è tempo fino al 20 per farsi vivi da queste parti per dare spiegazioni e per ascoltare cosa abbiamo da dirvi, dopo sarà purtroppo troppo tardi e i cittadini faranno volentieri a meno di chi li ha presi soltanto in giro, quella sera del 14 gennaio al “Campo dei Miracoli”. E noi non vi seguiremo fino all’Osteria e non spenderemo di certo il nostro zecchino, la nostra terra, la nostra vita. Dalle fiabe abbiamo imparato tanti anni fa, ora è il caso di raccontarci finalmente la verità. Abbiatene il coraggio.


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